Famiglia e coppia

Una lesione cerebrale ha conseguenze anche per le persone vicine: compagno o compagna, figli, genitori, amici, colleghi. Tutti si sentono insicuri, perché con una lesione cerebrale molte cose cambiano. Le relazioni possono finire, ma anche crescere.

Una lesione cerebrale ha conseguenze anche per le persone vicine: compagno o compagna, figli, genitori, amici, colleghi. Tutti si sentono insicuri, perché con una lesione cerebrale molte cose cambiano. Le relazioni possono finire, ma anche crescere.

Il cervello influisce su come reagiamo all’ambiente circostante. Una lesione cerebrale può quindi alterare il comportamento della persona. Questi cambiamenti non sono facili da accettare, capire ed elaborare, né per il diretto interessato né per chi gli sta vicino. Quando le capacità sono limitate, può inoltre diventare difficile continuare a svolgere come prima il ruolo di partner di vita, genitore o amico. Magari c’è bisogno di riassegnare determinati compiti, cambiare alcuni grandi progetti o ridefinire certe priorità. Per questa ragione, FRAGILE Suisse sostiene sempre anche chi accompagna una persona cerebrolesa nella vita di tutti i giorni. Specialmente all’inizio, tutto ruota intorno alla persona colpita, mentre i familiari finiscono in secondo piano. Eppure anche loro devono trovare il modo di elaborare la nuova situazione e abituarsi all’impatto che essa ha sulla loro vita.


Figli piccoli e adolescenti

Se a subire una lesione cerebrale sono il padre o la madre, spesso i figli in età infantile e adolescenziale faticano a gestire la situazione. Per loro è difficile accettare i cambiamenti di comportamento del genitore e si sentono investiti di una responsabilità più grande di loro. Alcuni reagiscono con rabbia, altri si sentono respinti o addirittura colpevoli. Per questo, è fondamentale parlare con i figli e informarli in modo adeguato all’età sulla lesione cerebrale. Anche loro devono poter parlare di quello che li preoccupa. Il genitore colpito da lesione cerebrale può inoltre aver bisogno di sostegno per continuare a svolgere il ruolo di padre o madre.


Vita di coppia e sessualità dopo una lesione cerebrale

Dopo l’evento, la responsabilità di molti aspetti è nelle mani dei familiari, che devono prendere decisioni, organizzare la vita di tutti i giorni e aiutare il o la partner. Trovare un buon equilibrio in questa situazione è una grande sfida per la coppia. Anche la vita sessuale spesso cambia. È importante rendersi conto che sia una mancanza sia un’intensificazione delle pulsioni sessuali sono reazioni comuni dopo una lesione cerebrale. Il o la partner della persona cerebrolesa deve però poter esprimere anche i propri desideri, definire dei limiti e all’occorrenza cercare aiuto.


Innamorarsi anche con una lesione cerebrale

Chi è single o chi a causa della lesione cerebrale ha visto la sua relazione finire si misura con un’altra sfida: con i limiti dettati dalla nuova situazione, la ricerca di un partner o di una partner avviene in modo diverso. Questo rende molte persone cerebrolese insicure. Forse sarà necessario definire nuovi desideri e obiettivi di vita. Magari andranno prese in considerazione piattaforme d’incontri specializzate per persone con handicap. Anche in questo ambito, i nostri consulenti sono volentieri a disposizione.


Il grande lavoro dei familiari curanti

Spesso, buona parte delle cure sono dispensate dal partner o dalla partner. In alcuni casi, questo è l’unico modo per consentire alla persona cerebrolesa di vivere a casa, ma non di rado si tratta di un impegno difficile da gestire, sia in termini di tempo sia emotivamente. Se prima si affrontava la vita con reciproco sostegno, ora le faccende domestiche, la cura dei figli e il conseguimento del reddito sono sulle spalle di un’unica persona. La pressione generata da questo stato di cose può talvolta sfociare in atteggiamenti aggressivi. FRAGILE Suisse raccomanda a tutti i familiari di cercare aiuto per tempo, ossia non appena ci si accorge che le proprie forze non bastano. Offriamo una consulenza ai familiari e ci sono altre organizzazioni che offrono servizi di sgravio (vedi indirizzi nell’elenco in fondo alla pagina).


Uscire dalla solitudine

Una lesione cerebrale può condurre all’isolamento sia la persona colpita sia i suoi familiari. Anche se molte cose sono cambiate e la gente non sa più come comportarsi e non capisce, non bisogna isolarsi. È anzi bene parlare di quello che si vive con i propri conoscenti e allacciare nuovi contatti. Ci sono molte persone che hanno già vissuto un’esperienza simile: si possono incontrare nei nostri gruppi di autoaiuto, su forum online o con attività informali come una gita.